Punto 4: Introdurre una gestione efficiente del patrimonio, vendendo, dove consentito dalle leggi vigenti, gli immobili non strumentali e le attività commerciali del Comune e delle società partecipate
Il Comune deve tornare a fare bene il Comune e smettere di fare male l'imprenditore.
La Farmacia Comunale, che non svolge alcuna funzione sociale in più rispetto alle altre farmacie private, dovrà essere ceduta con un'asta pubblica che consenta anche ai dipendenti di partecipare. Visto il difficile momento finanziario, verrà prevista anche una fase preliminare di affitto di azienda.
Gli svariati immobili, posseduti dal Comune ma non utilizzati, dovranno essere alienati, perché un immobile del comune non utilizzato non da gettito Imu e alla lunga richiede onerosi costi di manutenzione. Sono finiti i tempi degli sprechi e ormai riscuotere i canoni di locazioni sta diventando sempre più difficile per tutti. Gli esempi degli immobili di proprietà pubblica lasciati crollare per l'incuria della politica sono sotto gli occhi di tutti.
Le altre partecipate dal Comune, in particolar modo CIT e ACOS, dovranno essere razionalizzate, abolendo inutili scatole cinesi che rendono opaco il sistema, in modo da consentire al Comune di controllarle meglio di quanto avviene ora, imponendo l'obiettivo di abbassare le tariffe applicate ai cittadini e di tagliare gli sprechi e le spese dettate da esigenze più politiche che aziendali.
Per quanto riguarda le nomine dei consigli di amministrazione, verrà utilizzato il criterio della meritocrazia e della competenza e inoltre verrà introdotta una limitazione nei compensi, per livellarli con quelli attualmente esistenti nel settore privato.